LA BIOGRAFIA DI IDANA
Idana Pescioli si laurea negli anni ’50 con Ernesto Codignola. Inizia dal 1948 ad insegnare alla scuola a Settignano dove realizza esperienze di grande interesse nella scuola elementare in una atmosfera di attività e di ricerca dove vive con i bambini l’esperienza della libertà che risponda al bisogno di base di formazione “democratica” cioè capace di preparare i futuri cittadini della Repubblica appena nata.
Dopo aver contattato negli anni 50 Pierre Bovet, Maria Montessori, Celestin Freinet contribuisce a promuovere a Firenze i movimenti per la Scuola Attiva dando apporti consistenti alla CTS (cooperativa della tipografia a scuola), all’ MCE (Movimento Cooperazione Educativa) e ai CEMEA (Centri di Esercitazione ai Metodi dell’ Educazione Attiva).
Alle molteplici attività didattiche svolte dal ’53 in poi, associa una solida ed apprezzata attività scientifica, espressa attraverso molteplici pubblicazioni sia in volumi che in periodici.
Dal ’53 al ’62 ha svolto attività di ricerca e di sperimentazione prevalentemente sull’apprendimento nella scuola di base; dal ’63 al ’76, sui problemi di comunicazione e di gestione sociale della scuola; dal ’76 in poi, su questioni di taglio interdisciplinare; inoltre ha effettuato viaggi di studio-aggiornamento in Italia e all’Estero, per Visite e Mostre didattiche e a scuole sperimentali ( Italia, Svizzera, Francia, Inghilterra, Svezia, Ungheria, URSS): con la partecipazione a Convegni Internazionali, anche come relatrice (fra cui, Varsavia, 24-27 sett.’80).
Nel ’61 partecipa alla prima Marcia per la Pace Perugia-Assisi voluta da Aldo Capitini, al quale si avvicina per aver lottato nelle sue stesse direzioni, prende parte negli anni al ‘Movimento di azione nonviolenta’ insieme ai più stretti collaboratori di Capitini.
Nel 1966 come Docente di Storia della Scuola e di Metodologia Didattica all’Università di Firenze (Facoltà di Scienze della Formazione), costituisce un gruppo di studio-ricerca per unire la teoria alla pratica: il GUSIAS (Gruppo Universitario Studenti Insegnanti per l’Aggiornamento attraverso la Sperimentazione). Dà vita al Laboratorio di Metodologia e Didattica Sperimentale, sull’idea dello scambio di esperienze-teorico pratiche fra Studenti di Pedagogia e Insegnanti in servizio nella scuola pubblica, coinvolgendo adulti, bambini e bambine in ricerche di pedagogia e didattica orientate alla costruzione di atteggiamenti e comportamenti di nonviolenza e pace. In tal modo ha curato la ‘qualificazione’ teorico-pratica di Studenti e Insegnanti (anzitutto della scuola di base) attraverso la loro partecipazione a progetti pluridisciplinari di Ricerca Sperimentale e Didattica Innovativa.
Nel 1985, per informare soci e collaboratori sulla formazione e produzione della Cultura di Nonviolenza, inizia la pubblicazione di un Notiziario con il nome BAMBINI=NONVIOLENZA col sottotitolo: Progetto e Cultura nella Ricerca Didattica Innovativa. Diventa un ‘Giornale’ nel 1987. Nel 1999 cambia il titolo in Libertà=NONVIOLENZA: per dare più rilievo ai metodi di apprendimento ad ogni livello di età.
Tale pubblicazione è concepita per far conoscere e diffondere l’impostazione della cultura a partire dall’infanzia con una metodologia della Ricerca in direzione scientifica dove si realizzano le ‘rappresentazioni’ della realtà e i progetti dei bambini per modificare questa stessa realtà con conoscenze e comportamenti di amicizia e collaborazione fra gli adulti e i bambini.
Proprio da tale impostazione nascono i progetti globali degli adulti all’Università e nel GUSIAS; quindi le programmazioni specifiche di adulti e bambini-ragazzi-giovani in sede scolastica per l’attuazione di ‘unità curricolari’ di Gioco e Lavoro tra Scuola e Territorio. Ciò tramite percorsi organici logico-creativi e cooperativi di esperienze ‘partecipate’ da grandi e piccoli, in un rapporto di libertà e nonviolenza attiva fra loro.
Negli anni 80-90 e 2000 ha ideato e organizzato in sedi pubbliche prestigiose, più Incontri Interdisciplinari a lato di Mostre con prodotti culturali di migliaia di bambini di 3-11 anni, coinvolti nei Progetti di Ricerca sperimentale e di Didattica innovativa, realizzati fra Università Scuola Territorio a Firenze e in Toscana: “Saper Vedere”; “Ambiente-Arti-Scienze-Pace”; “Nella città con adulti e bambini di vita e culture diverse”; “Fra reale e virtuale”. ,
Nel 1986 in occasione delle manifestazioni per “Firenze capitale europea della cultura” – in una Mostra, nel Salone Brunelleschi all’Istituto degli Innocenti, assunta da Regione, Provincia e Comune, presenta i prodotti dei bambini e delle bambine di 3-11 anni di scuole di base in Toscana (Firenze, Lucca, Pisa, Livorno): su pannelli di grandi dimensioni una cinquantina di pitture come “rappresentazioni e progetti di gruppo” e oltre 50 ‘libroni’ con produzioni grafiche individuali. I lavori esposti furono il punto di partenza per un dibattito sulla definizione di una ‘nuova cultura’ nutrita di Arti e Scienze e orientata alla nonviolenza attiva fino dall’infanzia, in un incontro Interdisciplinare che si tenne a lato dell’esposizione stessa: Progettare per una cultura di Pace. La Mostra diventò “itinerante” per oltre due anni perché richiesta da molti comuni della Toscana e di altre Regioni.
Nel 1988 organizza un Incontro-Dibattito con Recital Concerto di una giornata sotto il titolo “Per una nuova cultura di nonviolenza” realizzata con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. I temi trattati, erano stati da lei impostati con la consapevolezza del momento storico inquietante che si stava vivendo e l’aveva indicati come: …
…”coscienza atomica” e “coscienza ecologica ” le quali di fatto acquistano pregnanza proprio attraverso la “coscienza dell’infanzia” nel rapporto adulti- bambini cambiati da violento in nonviolento: come dire nella precisa e piena convinzione dei valori che rappresentano i bambini da rispettare nei loro bisogni e diritti fondamentali…
Ci fu il contributo prezioso di esperti ed anche operatori di molte Associazioni di ‘volontariato’ attivi in contatti regionali nazionali-internazionali. Il dibattito e la riflessione della giornata acquistarono particolare valore per la presenza di Laura Conti (Deputato in Parlamento, Presidente del Comitato Scientifico della Lega Ambiente) e Alberto Malliani (dell’Associazione Medici contro la guerra atomica) molto esaurienti e convincenti nelle loro “comunicazioni” ricche di riferimenti prospettici e di ampio respiro. Alla sera il Recital di Giorgio Albertazzi con la lettura di poesie e prose per la nonviolenza di vari autori.
Nel 1990 con il patrocinio dei Ministeri di Pubblica Istruzione e Ambiente, Università di Firenze, Regione Lazio e Toscana, Provincia di Firenze e con la collaborazione del Comune di Firenze realizza nello spazio di S. Verdiana l’Incontro Interdisciplinare e la Mostra di tre giornate: ‘Progetti e percorsi per cambiare la cultura’ I prodotti dei bambini di 3 – 11 anni nella Ricerca e Didattica ‘Ambiente-Arti-Scienze-Pace’. La Mostra notevole per contenuti e valori espressi, è ripresa in foto e film da Enzo Tiezzi (docente di Fisica Chimica all’Università di Siena) per la sua rivista di Scienze dell’Ambiente “Arancia Blu”; sia dai tecnici del Centro TV dell’Università di Firenze.
Nel 1992 L’Incontro Interdisciplinare all’Università degli Studi di Firenze – Aula Magna con la collaborazione della Regione Toscana e la Provincia di Firenze. ‘Quale Cultura’ Ricerca e Didattica fra Università – Scuola – Territorio. Audiovisivi e volume a cura di Idana – Nella prima giornata, la Presentazione del volume ‘Progetti e percorsi per cambiare la cultura’ Ed. GUSIAS, e la proiezione del primo video ‘Una scuola fra gli olivi’ Piani di lavoro liberi negli anni ’50. Nella seconda giornata, il secondo video ‘Studenti e insegnanti fra Università e scuola di base’ Percorsi sperimentali a Firenze e in Toscana negli anni 70-80.
Nel 1993 Aula Magna, Università degli Studi di Firenze ‘Rappresentazioni e progetti dei bambini per una cultura diversa’ Audiovisivo di Idana Pescioli, – Presentazione del Video ‘Progetti e percorsi per cambiare la cultura Ricerca sperimentale e didattica innovativa’ cit.
Nel 1995 al Centro Documentazione della Provincia, la presentazione dell’Audiovisivo di Idana Pescioli nell’Incontro-Dibattito con docenti ed esperti, genitori e cittadini,Per una cultura di Pace’ Rappresentazioni e progetti dei bambini – Ricerca Sperimentale e Didattica Innovativa. Il video incentrato sui progetti intrecciati – ‘Saper Vedere’ degli anni ’70 e ‘Arti-Scienze-Pace’ degli anni ’80 – di una Ricerca sperimentale che diventata Didattica innovativa, in cui sono coinvolte scuole di base in Toscana: Firenze, Pisa, Lucca, Livorno.
Nel 1996 l’Incontro Interdisciplinare con Mostra e Video quali manifestazioni speciali per il Trentennio GUSIAS dell’ 8-30 novembre intitolata “Per una cultura di libertà e non violenza fino dalla prima scuola” – che ha dimostrato ampiamente a quali livelli di elaborazione culturale possono arrivare i bambini e le bambine attraverso una precisa metodologia ‘in direzione scientifica’ tesa a valorizzare il linguaggio di espressione e comunicazione più genuino, individuale e di gruppo. I bambini e le bambine già a 3-5 anni – nella prima scuola di base – sono messi nelle condizioni di diventare “soggetti attivi produttori di cultura” nella costruzione delle forme concrete che assumerà nel futuro la cultura di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, giovani e adulti.
Ci furono riconoscimenti all’opera di formazione e di qualificazione culturale del GUSIAS, da parte delle Istituzioni attraverso gli ‘interventi’ di loro rappresentanti, anche dei docenti universitari di Svezia (Università di Goteborg) e Danimarca (Università di Copenhagen) presenti per più giorni nei Laboratori che manifestarono un alto riconoscimento del valore dei prodotti esposti, tanto che il prof. Ake Bjorck ed i suoi colleghi si dimostrarono pronti a esportare la Mostra nelle loro sedi, chiedendo la presenza di Idana Pescioli.
Nel 1998 è invitata dai Docenti Svedesi dell’Istituto pedagogico dell’Università di Goteborg, per discutere e commentare i prodotti della Mostra del Trentennio da loro voluta alla Casa degli Artisti. L’ammirazione per i prodotti culturali era stata bene tradotta sul Manifesto ‘Gli Emigranti lontani…’, ripreso al completo da quello di Firenze, ma con un’aggiunta molto significativa, riferita ai piccoli: “essi rendono visibile l’invisibile”.
Nel 1998 organizza un Incontro-Dibattio con la Città nella Sala Luca Giordano, Pal. Medici Riccardi, una giornata dedicata alla ‘coscienza dell’infanzia’ “I bambini = soggetti attivi produttori di cultura” “La scuola = cultura originale libertà e progetto” con il Patrocinio e la collaborazione della Regione Toscana. Provincia e Comune di Firenze che saranno presenti anche successivamente nel novembre, nelle due giornate dell’Incontro Seminario nel Salone de’ Dugento in Palazzo Vecchio su “Bisogni e Diritti di Bambini Ragazzi Giovani alle soglie del 2000” a 50 anni dalla Dichiarazione ONU dei Diritti Umani. Ciò proprio per “progettare ed agire per una cultura di Libertà-Nonviolenza-Pace”.
Nel 1999 sempre nel Salone de’ Dugento in Palazzo Vecchio realizza un Incontro-Seminario per la presentazione del libro in italiano e in inglese ‘Per una cultura di libertà e nonviolenza fino dalla prima scuola’. È il catalogo che raccoglie gran parte della documentazione esposta a Goteborg e scende nei particolari della struttura di conduzione dei Laboratori, tenuti a Firenze per la qualificazione professionale delle insegnanti da più anni nella Ricerca.
Il titolo del Seminario ‘Fra reale e virtuale’ voleva apertamente alludere ad allargare l’ambito della Ricerca sperimentale per verificare l’ipotesi che vivendo in un mondo invaso da Computer e Internet – sia possibile immettere il Computer già nella scuola di base: con lo stimolo di adulti preparati all’uso creativo dello strumento stesso. Ciò dopo aver verificato in positivo negli anni ’70 ’80 ’90 – con migliaia di bambini e bambine e centinaia d’insegnanti – l’ipotesi che gli studenti della scuola di base hanno bisogno di un contatto diretto con prodotti di qualità nel campo delle Arti e delle Scienze: partendo dall’osservazione attenta e intensa dell’Ambiente di vita fra Natura e Cultura per arrivare loro stessi già a 4-5 anni a produzioni culturali di alta elaborazione con più linguaggi.
Nel 2000 la partecipazione alle ‘Giornate del Volontariato Culturale’ promosse dalla Provincia tenute nel Parco di Villa Demidoff con gli ‘Incontri attorno a due pubblicazioni: l’Album di Poesie “Sul Mondo, la Pace” e il volume “La Scuola dell’Utopia”. Idana sostiene ‘Il rapporto fra Educazione e Politica’ – rinnovare la cultura per rinnovare la politica, ovvero all’urgenza di dare un contributo esterno e ben visibile a cambiare atteggiamenti e comportamenti dei cittadini proprio della Cultura più diffusa dai Media dilaganti: zeppa di stereotipi e banalità e ben lontana dai valori di originalità e cooperazione, da tempo manifesti nelle scuole di base aderenti alla Ricerca del GUSIAS.
Nel 2000 organizza l’Incontro-Seminario a chiusura dell’Anno Internazionale della Cultura di Pace presentato da un progetto-collage di gruppo dei bambini di 4-5 anni con forme e colori di forte impatto: suscitato dal lavoro di Ricerca attuato attorno a Guernica di Picasso,dando rilievo al titolo: ‘Nel mondo non la guerra’
Nel 2001 ancora ‘Giornate di Volontariato Culturale’ sempre nel Parco di Villa Demidoff. Giornate ‘pubbliche’ attuate con Mostre di Manifesti storici e Libroni ‘scientifici’; con Video sui progetti e percorsi d’innovazione culturale fra Università e Territorio; con Recital di poesie e scritti di – e per – Amici della Nonviolenza
Nel 2001 promuove nel Salone de’ Dugento – Palazzo Vecchio con la collaborazione delle Istituzioni l’Incontro-Seminario ‘Confronto e Dibattito fra Libroni e Video, Dia e Cd’ ‘Verso una civiltà di Culture più solidali nel mondo’ e “ll Progetto Partecipato” titolo del Manifesto – una giornata di ‘concentrazione’ sui problemi incontrati nei lunghi anni passati dentro le scuole di ogni livello sopratutto nella scuola di base dove di fatto si mettono – o non si mettono le fondamenta della cultura di ogni cittadino. Ciò perché diventa sempre più urgente approfondire l’operare quotidiano nella vita reale della scuola cui è affidato il ruolo specifico della formazione.
Il 17-18-19 ottobre 2002 promuove Tre Incontri speciali nel Salone Brunelleschi dell’Istituto Innocenti per rafforzare l’idea in favore dei bambini e delle bambine protagonisti di Scuola e Cultura, dando spazio e tempo eccezionali a “Linguaggio e pensiero, emozioni e azioni verso la Nonviolenza e a solidarietà nel Mondo”.
Tre giornate intense di attenzione e atmosfera vibrante:
– Un Incontro di poesia attorno alle ultime raccolte dedicate al GUSIAS Il respiro del mondo… dilatare e Quando la vita che ritorna I ‘quasi versi’ di Idana da lei letti, ovvero Percorsi di Libertà = Nonviolenza fra Arte Natura e Cultura aperto a tutti i Cittadini.
– Un Seminario di riflessione sul libro Per essere Nonrazzisti ovvero agire la libertà come nonviolenza proprio per tenere viva la memoria delle stragi di razzismo più recenti… che non si ripetano . Queste, tramite ‘voci di poeti pensatori operatori raccolte presentate commentate… e mirate ad una Civiltà di culture più solidali nel Mondo’: volte a studenti e insegnanti di ogni scuola, o a quanti sono interessati ad un libro con un Recital “dentro” il problema scottante dell’incontro e del dialogo fra le culture differenti sul nostro pianeta.
– Un Teatro per una Festa speciale rivolta proprio ai bambini e alle bambine ma anche ai genitori e a tutti gli adulti disponibili con il cuore e il cervello aperti ad ascoltare le loro filastrocche e a fare i giochi con loro.
Nel 2003 presenta l’ultima raccolta di poesie Nel mondo non la guerra – durante la Mostra storica – tenuta con il sostegno degli Enti locali e la collaborazione dell’Istituto degli Innocenti – mirata a far conoscere le linee di sviluppo e di approfondimento emerse nel corso degli anni nelle iniziative del Gruppo GUSIAS in Toscana come nei rapporti instaurati fuori della Regione. Ciò, oltre alla Ricerca di Metodi di Libertà come Nonviolenza Attiva ed ai risultati ottenuti nelle scuole di base che vi hanno partecipato: cioè Progetti Percorsi Prodotti in forme concrete di una cultura che guarda a una Civiltà di rispetto dei Diritti e Doveri da parte di Popoli e Stati non Razzisti.
Un confronto-dibattito con le Associazioni Culturali di Volontariato che operano nell’ambito della Educazione-Formazione dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Nel 2004 dà vita alla Fondazione Idana Pescioli “con lo scopo di consentire, agevolare e promuovere la consultazione e lo studio delle opere (scientifiche) e dei ‘Libroni’ con la documentazione di Progetti e Percorsi della Ricerca pedagogico-didattica da lei attuata nelle scuole di Firenze e della Toscana” (stralcio dallo statuto).
Nel 2004 organizza 3 giornate al Centro Operativo Culturale Ricerca GUSIAS Incontri – Esposizione Libroni e presentazione CD-Rom dal titolo “La guerra e la Pace viste con gli occhi dei bambini” Non la guerra Metodi di Libertà=Nonviolenza=Pace – I bambini progettano la loro cultura di Libertà=Nonviolenza=Pace.
2006 L’Incontro presentazione ufficiale della ‘Fondazione Idana Pescioli per la Ricerca nei Metodi della Didattica Innovativa’ Aula Magna Rettorato Università di Firenze – Piazza San Marco con la partecipazione e l’intervento rappresentanti dell’Università, del Comune, della Provincia e della Regione Toscana, la presidente della Fondazione e membri del Comitato Scientifico della Fondazione e fra questi il prof. Cambi Presidente dell’ IRRE Toscana.
2010 Presentazione del libro di Idana Pescioli “Il Metodo della Ricerca nella scuola fino dall’infanzia” Auditorium del Consiglio Regionale – Firenze
“Il ‘Metodo della Ricerca’ vuole essere un piccolo libro che dà le indicazioni semplici e chiare per costruire un percorso di attività coerenti, ricche di implicazioni-rapporti-riferimenti tali da spaziare nella conoscenza del reale: fino alla spinta verso gli ideali di libertà=nonviolenza”… Il libro introduce al Metodo della Ricerca sperimentale su Progetto partecipato fra Università-Scuola-Territorio:progetto non calato dall’alto, ma sempre proposto attraverso domande-stimolo precise (bene studiate previste scelte per l’attuazione) stimolando attività mirate alla costruzione di pensiero e di linguaggio logico-creativo, di emozioni e azioni di chi partecipa alla Ricerca.
Il libro è accompagnato da un DVD che illustra il ‘Metodo della Ricerca’ nel suo farsi concreto: tramite percorsi didattici attuati nelle scuole di Firenze e in Toscana.
Sono presenti ed intervengono rappresentanti dell’Università e delle Istituzioni.
2012 Nel XVIII Convegno Nazionale Servizi Educativi per l’Infanzia “Dalla parte del futuro” a Montecatini Terme viene consegnata a Idana Pescioli una targa come riconoscimento della sua opera di innovatrice della didattica e della cultura:
Ad Idana Pescioli
per aver innovato metodi e contenuti
nella formazione di bambini e adulti
e per avere affermato l’identità educativa
della scuola dell’infanzia come “prima scuola”
2016 Giornata di studi in memoria di Idana Pescioli
“Com’era l’acqua” – Scuola e Territorio
La memoria dell’alluvione e la Scuola
Consegna del “Ponte Mediceo” alla memoria di Idana Pescioli
Massimo riconoscimento del Comune di Pontassieve. Per la sua instancabile attività educativa e di ricerca, improntata alla libertà e alla nonviolenza.
Ritira il premio Daniela Pampaloni (Presidente della Fondazione Idana Pescioli)
Comune di Pontassieve, Sala del Consiglio Comunale
Queste poche annotazioni forse aiutano a comprendere l’impegno continuativo di Idana Pescioli come “pedagogista etico-politica” e strettamente collegato alla intensa attività didattica in sede universitaria ed extra-universitaria (con studenti, insegnanti, operatori culturali e sociali) che ha assunto due direzioni principali fra loro incrociate:
– Ricerche pedagogico-didattiche di tipo storico-critico inquadrate in una visione generale della Storia della Scuola Italiana tendenti a produrre riflessioni e messe a punto scaturite da ipotesi d’interpretazione storico-pedagogica poi verificate alle ‘fonti’ con una metodologia di indagine critica in prospettiva ‘interdisciplinare’.
Ricerche pedagogico-didattiche di tipo sperimentale specie nelle scuole di base su metodi e contenuti dell’apprendimento e della formazione dei concetti che stanno a fondamento delle Arti e delle Scienze (‘costruzione’ del linguaggio e del pensiero critico-creativo fino dai 3-5 anni). Ciò, nella prospettiva di una pedagogia come scienza operativa basata su una Metodologia sperimentale della didattica, la quale mette in primo piano – accanto all’organizzazione degli spazi e dei tempi scolastici – l’indagine sull’ambiente di vita dei bambini e l’analisi delle risorse socio-culturali del territorio: ai fini della progettazione ‘globale’ e della programmazione ‘specifica’ delle attività da organizzare nella scuola e nell’extra scuola, mediante ‘percorsi didattici organici’ in coerenza con i ‘curricoli interdisciplinari’ precisati nelle situazioni locali.
Ha impostato e curato Corsi e Laboratori di Formazione culturale e Qualificazione professionale per Studenti-Insegnanti-Genitori, pubblicando più Libri su esperienze di Didattica innovativa e su Sperimentazioni con metodologie di libertà e nonviolenza. Da un lavoro così impegnativo, ha raccolto una ricca documentazione in più forme di cultura originale e cooperativa prodotta negli anni dai bambini e dalle bambine specie in gruppo e da lei presentate in modo organico in più volumi ed anche in video preparati al Centro Didattico TV, dell’Università di Firenze, oltre a centinaia di articoli in riviste di più ambiti culturali.
Così Idana Pescioli ha impegnato tutta una vita operando a Firenze e in Toscana in due campi ben diversificati, ma in stretto collegamento tra loro, di Scienza e di Arte: Ricerca Sperimentale, fra Università Scuola Territorio; Scrittura di poesie dedicate a bambini e bambine e adulti, per manifestare apertamente prese di posizione per la tutela dell’ambiente e anche di rivolta e grida di dolore per le ‘guerre’ nel mondo.
Come dire, per rapporti fra Natura e Cultura da parte dei grandi al potere, di fatto non abbastanza solidali fra loro e con gli altri, tanto meno con i ‘piccoli’ di ogni dove: per stimolarli ogni giorno con esempi di tenacia e d’amore, di lotta per un futuro ‘diverso’. Ovvero forme concrete di Giustizia e Libertà, Nonviolenza e Pace sul pianeta intero.